Come fiori di pietra, della stessa pietra dell’altopiano roccioso che le raccoglie, si aprono gli splendidi borghi barocchi che hanno meritato di essere dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: Ibla, Modica, Scicli, dei quali sono corollari i centri di Comiso, Ispica, Vittoria.
La splendida Noto costituisce l’aristocratica via di parata per l’acceso a tale mondo straordinario. Caltagirone, città della ceramica, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina ne costituiscono l’immediato circondario. Paesaggi Storici, il paesaggio Ibleo, unico per i suoi ulivi, i carrubi centenari, gli spazi incontaminati, i suoi silenzi (e di cui Parco Cavalonga costituisce quasi l’anima speculare) dona la suggestione di una memoria antica, della quale la interminabile teoria dei muri a secco costituisce il filo.
Pur raccolto in un’area relativamente circoscritta, è ricco di riserve e parchi naturali, che consentono splendide gite in insospettabili paesaggi ricchi di verde e di acque, oltre che, spesso, di memorie archeologiche, quali il bacino fluviale di Pantalica o Cava d’Ispica.
Le spiagge della provincia, il mare del mito e delle leggende di Ulisse e Enea si apre in uno spazio infinito di luce, coronato di spiagge di morbida rena dorata.
Per latitudine la costa Iblea è più a sud di Tunisi. I bagni sono così consentiti sino al tardo autunno, durante tutto l’anno per i più coraggiosi. Splendide spiagge libere, qua e là interrotte da oasi di scogli, si aprono ovunque, alcune comprese da splendide riserve naturali, quali quelle della Foce dell’Irminio o della Forestale presso Randello, altre invece servite da stabilimenti balneari.
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